Ci sono vari modi per appropriarsi del denaro altrui. Le pagine di cronaca nera dei giornalisti ne sono piene: furti, truffe, rapine.
A questi sistemi “tradizionali” da oggi ne possiamo aggiungere uno nuovo: a seguito di una richiesta della fotocopia di due contratti bancari (diritto sacrosanto del correntista), la Banca “Cassa xxx” ha chiesto ad un nostro assistito l’incredibile somma di 930 euro.
Non pensiamo che l’impiegata della banca avesse in testa il passamontagna, ma ci chiediamo: che differenza c’è con una rapina?